1693 (18 agosto) : previa autorizzazione ducale vengono abbattuti in Scalenghe 50 olmi "dei
più belli", inviati poi a Piscina per fare assoni (madrieri) per le batterie e
"coscie" di affusti.
(I cannoni servono a Vittorio Amedeo II che nell'estate del 1693 sta assediando Pinerolo ancora in mano francese. Il Duca sarà poi sconfitto di lì a poco nella "battaglia delle Marsaglie" dal gen. Catinat - 4 Ottobre 1693)
1 Novembre 1831: il Prevosto della chiesa S.Caterina in Scalenghe, Teologo Aragni, benedice il nuovo cimitero costruito tra gli abitati di Scalenghe e Pieve ( dove oggi trovasi il Campo della Rimembranza).
La comunità l'ha fatto costruire in quanto il cimitero alla Pieve, attiguo alla chiesa (dove oggi sorge il salone parrocchiale) è ormai troppo piccolo per tutto il Comune (Pieve, Scalenghe, Viotto, Murisenghi) dato l'aumento della popolazione.
11 Settembre 1843 : il Pievano della chiesa dell'Assunta della Pieve, teologo Ramelli, benedice il nuovo cimitero dei "particolari" della Pieve che è stato costruito a ponente dell'abitato oltre la cappella di S.Rocco.
18 Novembre 1843 : autorizzazione della Curia Arcivescovile alla demolizione del cimitero attiguo la chiesa di Pieve
1892 : prologo e conclusione della “Relazione della pratica riguardante la costruzione della Stazione ferroviaria di Scalenghe e della strada d’accesso dalla Pieve” redatta da Don Cucco Giovanni Antonio per 50 anni vicecurato della Parrocchia S.Maria Assunta in Pieve Scalenghe
“ Se avvi opera nel Comune di Scalenghe che meriti se ne conoscano dai posteri le difficoltà, le opposizioni incontrate per effettuarla, elle è la località della stazione ferroviaria e la costruzione della strada d’accesso dalla Pieve , quartiere comprincipale formante con quello diScalenghe il capoluogo del comune.
Colla dovuta proporzione si può dire la questione la divergenza dell’Inghilterra colla Scozia, la sorte che tocca agli scozzesi è quella che tocca ai Pievesi.
La divergenza esistente tra i due quartieri Scalenghe e Pieve data da lunghissimo tempo, e temesi che non abbia a cessare e ciò perché, sebbene da varie Provvidenze emanate sino dal secolo scorso dalle Autorità amministrative, e dagli stessi nostri Augusti Sovrani per decreti del 28 Aprile 1776, del 18 Agosto 1777, ed 8 Aprile 1783 si escluda ogni prevalenza d’una Sezione sull’altra, e si sancisca per entrambe una perfetta eguaglianza di diritti, e di trattamento considerando i cantoni di Scalenghe e della Pieve componenti fra ambi il Capoluogo e sebbene si sia stato riconosciuto dal Consiglio con ordinati 16 ottobre 1818 e 2 novembre 1824, tuttavia l’abitato Sezione Scalenghe pretende di formare da se solo il capoluogo, epperciò d’avere il diritto ad ogni preferenza e migliore trattamento, e di considerare la Sezione Pieve sebbene superiore alle altre frazioni del Comune non mai come eguale a quella di Scalenghe………..
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……….Ad istruzione dei posteri che, se godranno del benefizio di avere una bella e diretta strada per recarsi alla stazione ferroviaria certamente non saprebbero, ne crederebbero quanto sia stato difficile l’ottenerla, fu scritta la precedente relazione : ed una circostanza sostanziale che giustizia e riconoscenza vogliono sia resa di pubblica ragione ai presenti Pievesi, e loro succesori, è quella che l’avere la Sezione Pieve la propria strada diretta alla Stazione è tutto benefizio dell’Ill.mo Signor Avv.to CESARE GASCA , che a comodo e lustro della Pieve la progetto la propose e validamente sussidiò, e non mai stancatosi per qualunque ostacolo e difficoltà insorta perseverando nel suo generoso proposito, a costo di innumerevoli sacrifizi e spese, ottenne, per cui i pievesi gli devono avere, e conservare cordiale costante ed imperitura riconoscenza, la quale è tanto più doverosa perché nonostante che in questi anni fosse in mal ferma salute, anzi affetto dalla malattia che lo tolse ai vivi in età non tanto avvanzata, pure non desistette mai dall’occuparsi con tutte le forze possibili perché avesse buon esito la pratica che tanto gli stava a cuore, e che se non ebbe la soddisfazione di vederla effettuata, potè però nei suoi ultimi giorni, e gli fu di non lieve conforto, sapere che superato ogni ostacolo, vinta ogni difficoltà, era ultimata.”
13 Agosto 1892
Cucco D.Giò.Antonio
1905 : il Sig.Martino(operaio delle ferrovie)
insieme ad alcuni collaboratori inizia la
costruzione di un aereoplano
che prenderà il nome di
"biplano quadricellare Martino".
Viene realizzato a Scalenghe nelle officine Azzario
( antenato della fam.Coda) .
Le prove di volo vengono effettuate nel
1909, ma con scarso successo.
Alcune fotografie ne testimoniano la
costruzione e il suo completamento.
1922 (ottobre) :" Dopo 70 anni di vita preziosa al cospetto di Dio, confortato dai carismi della nostra santa Religione, decedeva il Sig.Ferrero Pietro già Sindaco del nostro comune nel periodo bellico e da anni moltissimi consigliere comunale........
.....Con la morte del Ferrero in seguito ad un decreto prefettizio ordinante la chiusura del vecchio camposanto Comunale, si inaugurò il nuovo cimitero che il 16 Agosto S.Eminenza il Cardinale A.Richelmy solennemente benediva, ed il Cav.G.Belmondo con munifica libertà donava al Comune......." da "Appunti del Pievano T.Carlo Vacchieri"
30 Novembre 1930 : si inaugara la nuova scuola elementare di Scalenghe e il monumento ai caduti.
Presenziano alla cerimonia il Principe Umberto 2° di Savoia e la consorte Principessa Maria Josè alla quale è dedicata la scuola.
1935 (Luglio) : " MIMI' ALLO ZOO DEI GIARDINI DI MILANO"
"Mimì", la leonessa domestica, che da oltre 10 anni si aggira liberamente nel vasto parco del Comm. Belmondo, nostro Podestà, è stata donata dal suo padrone allo Zoo dei Giardini Milanesi. Pochi metri quadrati di superficie chiusi da robuste sbarre di ferro, saranno la sua dimora. Avrà per compagno "Ras" il superbo leone donato dal Capo del Governo. Di Mimì d'ora innanzi non resterà a Scalenghe che un ricordo leggendario e qualche fotografia fra le moltissime che furono prese nella Villa stessa del Commendatore.
Da "La voce dell'Assunta"mensile religioso della Parrocchia S.Maria Assunta.
1901 - 1936 : da archivio privato ho avuto copia dei seguenti due documenti che fotografano la situazione demografica scalenghese in due diversi anni del secolo scorso a distanza di 35 anni uno dall'altro.
Si noti la suddivisione della popolazione per frazioni e per parrocchie di riferimento e la decrescita di 450 abitanti causata probabilmente dalla guerra e conseguenze della stessa ( povertà, epidemie, emigrazione) .
Livio Amparore
1936 (Febbraio) : piccolo evento alla comunità dei Murisenghi.
Scrive il maestro G.Ghersi, insegnante presso la citata comunità:
" Pochi mesi fa sul bivio delle strade di Scalenghe e di Buriasco, a trecento metri dalla nostra borgata, si notava un mucchio di sassi, di mattoni, di calcinacci coperti di muffae di detriti vegetali.
Era tutto ciò che rimaneva di un antico pilone votivo. Triste visione quelle macerie! Ogni volta che i contadini di qui passavano accanto sorgeva certo nel loro animo semplice e gentile il desiderio vivo di vedere l'antico pilone riedificato.
E il desiderio da tanti anni covato nel cuore divenne realtà.
Organizzata una sottoscrizione, raccolti i fondi, il pilone sorse un bel giorno come per incanto. Ma i murisenghesi che amano fare le cose per bene, vollero che il loro pilone fosse dipinto da un pittore veramente di vaglia: e fu così che il Pittore Nello Cambusano di Pinerolo si compiacque venire fra noi, a creare quattro immagini sulle umili facciate del pilone: la vergine Assunta - S.Grato - S.Antonio Abate-S.G.Benedetto Cottolengo; immagini veramente piene di mistica poesia, immagini sentite dall'artista che all'abilità abituale della mano aggiunge la fede del credente, del cristiano.
Bisognava dare il suggello all'opera con una SOLENNE BENEDIZIONE: e il giorno della Traslazione delle reliquie di S.Maurizio, Patrono della Borgata, il nostro sig.Pievano si degnò di venire fra noi per compiere il sacro rito tanto atteso dai buoni borghigiani. Giornata bella e triste nello stesso mentre data l'inclemenza del tempo. Tutti i borghigiani convenuti in processione si avviarono al pilone infiorato, inghirlandato di verde e splendente di ceri.
Compiuto il sacro rito della benedizione tutti tornarono alle loro case, contenti di una contentezza soave come di chi ha sciolto un voto. Ora le nostre campagne prosperano sotto la tutela della Vergine e dei Santi, amati per la loro grande influenza presso l'Altissimo e la loro popolarità."
1939 : BANCO DI BENEFICENZA ALLA FESTA DELL' ASSUNTA
Pubblichiamo un pieghevole stampato in tipografia nel 1939 su iniziativa del Pievano dell'allora Parrocchia di S.Maria Assunta di Pieve di Scalenghe.
La finalità è quella di propagandare un "GRANDIOSO BANCO DI BENEFICENZA"da tenersi durante la festa del paese per sostenere le spese dell'Ospedale (da notare le informazioni riportate sotto le fotografie), del restauro del campanile e per la saletta del catechismo.
Salve. Mi complimento con il vostro sito. Ho letto con sommo interesse la storia di Scalenghe, tanto più che un ramo dei miei antenati, cioè quello dei Montarsino, è originario proprio di Pieve di Scalenghe. Inoltre ho visitato più volte Scalenghe dato che una mia cugina Alloa sposata con un Gioannini abita proprio lì vicino al paese.
RispondiEliminaTanti saluti da Córdoba, Argentina
Hugo Alloa
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EliminaGrazie per il tuo commento. E' piacevole sapere che anche così lontano da Scalenghe , qualcuno è incuriosito dalla storia del nostro paese. Auguri per tutto.
EliminaLivio